sabato 18 febbraio 2012

Questi sconosciuti: il sorgo

Articolo scritto per "La Scuola di Ancel"

Sorgo - foto dell'United States Department of Agriculture, Image Number: 94cs2601, CD0461-69 - Tratta da Wikipedia

Il Sorgo (Sorgum bicolor L.), pianta imponente alta anche 2 metri, è un cereale coltivato per la prima volta in Etiopia 6000 anni fa. Occupa oggi il quinto posto nella classifica dei cereali più diffusi nel mondo.
E’ conosciuto come Mais Guinea nell’Africa dell’Ovest, come Mais Kafir in Sud Africa, Dura in Sudan e Jowar Kaoliang in India e Cina dove è arrivato attraverso le rotte commerciali della seta.
E’ da secoli un alimento base dei popoli dell’Asia e dell’Africa apprezzato in occidente nel XIX secolo sotto forma di melassa di sorgo, un dolcificante più economico dello zucchero di canna, usato fino alla fine della Prima Guerra Mondiale, e cioè fino a quando il successivo abbattimento dei costi di produzione dello zucchero raffinato fu causa del suo declino.
E’ apprezzato da oltre un milione di consumatori per la sua particolare ricchezza di nutrienti.
Il colore dei suoi grani varia dal bianco con sfumature rosse o marrone, al giallo, marrone e viola.
Privo di glutine è adatto per l’alimentazione dei celiaci. Il suo sapore è neutro, talvolta dolce e ciò lo rende adatto ad una grande varietà di piatti.
Può essere consumato in forma integrale, con tutti i suoi nutrienti (molto ricco di ferro, fibre e proteine), oppure utilizzato dopo decorticazione e macinazione per la preparazione di pane e vari prodotti da forno.
In molte zone è utilizzato per la produzione della birra.
Profilo nutrizionale.
Il 70% del chicco è costituito da amido.
Il profilo in amminoacidi essenziali delle proteine del sorgo varia moltissimo e dipende dalla sua varietà, dal suolo e dalle condizioni di crescita. Per esempio il contenuto di lisina può variare da 70 a 200 mg per grammo di azoto e quello di altri amminoacidi essenziali presenta la stessa variabilità.
Questa caratteristica rende il sorgo, secondo quanto afferma un rapporto dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, alimento non completo per i bambini e i neonati che necessita di integrazione con alimenti di prima necessità.
Diverso è il discorso per quanto riguarda la fibra, i minerali di cui il sorgo integrale è molto ricco (fosforo, ferro, zinco e rame) e vitamine del gruppo B.
Preparazioni.
Il sorgo può essere preparato utilizzando i chicchi integrali o le farine ottenute previa decorticazione.
In India i chicchi immaturi vengono arrostiti interi su piastre o letti di sabbia riscaldata sul fuoco oppure consumati come fiocchi (poha e avilakki).
In Bangladesh si prepara il kichuri, sorgo bollito in acqua e servito come il riso.
In molti paesi dell’Africa occidentale sorgo e miglio sono cotti a vapore per produrre couscous.
In Kenia, Tanzania e Uganda con il sorgo si preparano porridge chiamati uguli.
In Uganda farina di sorgo, malto di sorgo, legumi e arachidi sono mescolati in diverse proporzioni per arricchire il valore nutrizionale di porridge sottili.
Roti e charpatti sono le focacce non lievitate comuni in India, Bangladesh e Pakistan, preparate con farina di sorgo e altri cereali.
Spesso anche le tortillas del Messico vengono preparate utilizzando farina di sorgo.
Le farine, prive di glutine, sono adatte allo svezzamento e come tali sono utilizzate in Tanzania ed Etiopia.
Per portarlo a tavola, in sostituzione di riso o pasta, bastano 35-40 minuti di cottura in acqua.
Per approfondire:
Paterson AH et al.The Sorghum bicolor genome and the diversification of grasses – Nature. 2009 Jan 29;457(7229):551-6.
FAO Agriculture and Consumer Protection – Sorghum and millets in human nutrition – FAO Food and Nutrition Series, No. 27

sabato 4 febbraio 2012

Questi sconosciuti: il fonio

 Articolo scritto per: "La Scuola di Ancel"
Ispezione qualitativa di un sacco di fonio in Senegal - Foto: Richard Nyberg/USAID

Il fonio (Digitaria spp.) è il più antico cereale coltivato in Africa occidentale. Le prime colture risalgono a 7000 anni fa ma i primi riferimenti al fonio come cibo risalgono al  XIV secolo.
I Dogon del Mali definiscono il seme del fonio come “germe del mondo”. Secondo un’antica leggenda di questo popolo  l’intero universo ha avuto origine da un seme di fonio.
Oggi il fonio cresce nei campi di una vasta zona che va dal Senegal al Ciad ed è fonte di cibo per circa 4 milioni di persone: è coltivato in Burkina Faso, Costa d’Avorio, Nigeria e Senegal ed è l’alimento base di molte comunità rurali delle zone montagnose del Fouta Djalon, in Guinea.
Cresce molto velocemente: bastano 6 – 8 settimane dalla semina per essere raccolto.
“Chicco di vita” è il nome del fonio durante le siccità.
E’ considerato dai suoi coltivatori il più gustoso di tutti i cereali.
Il fonio viene servito durante le feste e le cerimonie più importanti. Secondo quanto affermato da un proverbio popolare “il fonio non imbarazza mai il cuoco”.
A cottura ultimata ha una consistenza simile al cuscus e viene servito con salsa di arachidi o spezzatino di pollo. Può essere anche preparato come porridge o farinata.
Nel Togo del nord dal fonio bianco si prepara il “tchapalo”, una birra tradizionale.
Cereale dimenticato per molti anni, a partire dagli anni ’80 sta suscitando un rinnovato interesse nelle aree urbane dell’Africa occidentale.
Stanno sorgendo piccole imprese artigianali o gruppi di donne che vendono il fonio già pulito nei mercati locali.
In Mali, Burkina Faso, Guinea e Senegal piccole imprese preparano fonio precotto e confezionano sacchetti di plastica da 500 grammi o da un chilo. Questi prodotti cominciano ad essere esportati anche in Europa e negli Stati Uniti, a prezzi ancora poco concorrenziali a causa di una  lavorazione a mano lunga e difficile per le ridotte dimensioni dei semi.
Un grammo di fonio contiene 2000 chicchi.
In Senegal, Wula Nafaa, un programma finanziato da USAID in collaborazione con il Ministero dell’Ambiente, sta aiutando le donne a lavorare il fonio con macchine e migliorare la qualità del prodotto.
Aspetti nutrizionali
Sebbene abbia uno scarso contenuto proteico, simile comunque a quello di molti altri cerali, contiene ricche quantità di amminoacidi essenziali come la  metionina e la cistina. E’ anche ricco di ferro.
Non contiene gliadina e glutammina (proteine costituenti del glutine) ed è quindi adatto per l’alimentazione dei celiaci.
Data la sua digeribilità è raccomandato per l’alimentazione dell’infanzia e della senescenza.
E’ consigliato anche per la perdita di peso, per il diabete (per il suo basso contenuto di zuccheri) e per i problemi gastrici.

Per approfondire:
Board on Science and Technology for International Development  – Lost Crops of Africa – Grains – National Academy Press, 1996