Articolo scritto per: "La Scuola di Ancel"
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Ispezione qualitativa di un sacco di fonio in Senegal - Foto: Richard Nyberg/USAID |
Il fonio (Digitaria spp.) è il più antico cereale coltivato in Africa occidentale. Le prime colture risalgono a 7000 anni fa ma i primi riferimenti al fonio come cibo risalgono al XIV secolo.
I Dogon del Mali definiscono il seme del fonio come “germe del mondo”. Secondo un’antica leggenda di questo popolo l’intero universo ha avuto origine da un seme di fonio.
Oggi il fonio cresce nei campi di una vasta zona che va dal Senegal al Ciad ed è fonte di cibo per circa 4 milioni di persone: è coltivato in Burkina Faso, Costa d’Avorio, Nigeria e Senegal ed è l’alimento base di molte comunità rurali delle zone montagnose del Fouta Djalon, in Guinea.
Cresce molto velocemente: bastano 6 – 8 settimane dalla semina per essere raccolto.
“Chicco di vita” è il nome del fonio durante le siccità.
E’ considerato dai suoi coltivatori il più gustoso di tutti i cereali.
Il fonio viene servito durante le feste e le cerimonie più importanti. Secondo quanto affermato da un proverbio popolare “il fonio non imbarazza mai il cuoco”.
A cottura ultimata ha una consistenza simile al cuscus e viene servito con salsa di arachidi o spezzatino di pollo. Può essere anche preparato come porridge o farinata.
Nel Togo del nord dal fonio bianco si prepara il “tchapalo”, una birra tradizionale.
Cereale dimenticato per molti anni, a partire dagli anni ’80 sta suscitando un rinnovato interesse nelle aree urbane dell’Africa occidentale.
Stanno sorgendo piccole imprese artigianali o gruppi di donne che vendono il fonio già pulito nei mercati locali.
In Mali, Burkina Faso, Guinea e Senegal piccole imprese preparano fonio precotto e confezionano sacchetti di plastica da 500 grammi o da un chilo. Questi prodotti cominciano ad essere esportati anche in Europa e negli Stati Uniti, a prezzi ancora poco concorrenziali a causa di una lavorazione a mano lunga e difficile per le ridotte dimensioni dei semi.
Un grammo di fonio contiene 2000 chicchi.
In Senegal, Wula Nafaa, un programma finanziato da USAID in collaborazione con il Ministero dell’Ambiente, sta aiutando le donne a lavorare il fonio con macchine e migliorare la qualità del prodotto.
I Dogon del Mali definiscono il seme del fonio come “germe del mondo”. Secondo un’antica leggenda di questo popolo l’intero universo ha avuto origine da un seme di fonio.
Oggi il fonio cresce nei campi di una vasta zona che va dal Senegal al Ciad ed è fonte di cibo per circa 4 milioni di persone: è coltivato in Burkina Faso, Costa d’Avorio, Nigeria e Senegal ed è l’alimento base di molte comunità rurali delle zone montagnose del Fouta Djalon, in Guinea.
Cresce molto velocemente: bastano 6 – 8 settimane dalla semina per essere raccolto.
“Chicco di vita” è il nome del fonio durante le siccità.
E’ considerato dai suoi coltivatori il più gustoso di tutti i cereali.
Il fonio viene servito durante le feste e le cerimonie più importanti. Secondo quanto affermato da un proverbio popolare “il fonio non imbarazza mai il cuoco”.
A cottura ultimata ha una consistenza simile al cuscus e viene servito con salsa di arachidi o spezzatino di pollo. Può essere anche preparato come porridge o farinata.
Nel Togo del nord dal fonio bianco si prepara il “tchapalo”, una birra tradizionale.
Cereale dimenticato per molti anni, a partire dagli anni ’80 sta suscitando un rinnovato interesse nelle aree urbane dell’Africa occidentale.
Stanno sorgendo piccole imprese artigianali o gruppi di donne che vendono il fonio già pulito nei mercati locali.
In Mali, Burkina Faso, Guinea e Senegal piccole imprese preparano fonio precotto e confezionano sacchetti di plastica da 500 grammi o da un chilo. Questi prodotti cominciano ad essere esportati anche in Europa e negli Stati Uniti, a prezzi ancora poco concorrenziali a causa di una lavorazione a mano lunga e difficile per le ridotte dimensioni dei semi.
Un grammo di fonio contiene 2000 chicchi.
In Senegal, Wula Nafaa, un programma finanziato da USAID in collaborazione con il Ministero dell’Ambiente, sta aiutando le donne a lavorare il fonio con macchine e migliorare la qualità del prodotto.
Aspetti nutrizionali
Sebbene abbia uno scarso contenuto proteico, simile comunque a quello di molti altri cerali, contiene ricche quantità di amminoacidi essenziali come la metionina e la cistina. E’ anche ricco di ferro.
Non contiene gliadina e glutammina (proteine costituenti del glutine) ed è quindi adatto per l’alimentazione dei celiaci.
Data la sua digeribilità è raccomandato per l’alimentazione dell’infanzia e della senescenza.
E’ consigliato anche per la perdita di peso, per il diabete (per il suo basso contenuto di zuccheri) e per i problemi gastrici.
Sebbene abbia uno scarso contenuto proteico, simile comunque a quello di molti altri cerali, contiene ricche quantità di amminoacidi essenziali come la metionina e la cistina. E’ anche ricco di ferro.
Non contiene gliadina e glutammina (proteine costituenti del glutine) ed è quindi adatto per l’alimentazione dei celiaci.
Data la sua digeribilità è raccomandato per l’alimentazione dell’infanzia e della senescenza.
E’ consigliato anche per la perdita di peso, per il diabete (per il suo basso contenuto di zuccheri) e per i problemi gastrici.
Per approfondire:
Board on Science and Technology for International Development – Lost Crops of Africa – Grains – National Academy Press, 1996
Board on Science and Technology for International Development – Lost Crops of Africa – Grains – National Academy Press, 1996
Kuta D.D. et al. – Potential role of biotechnology tools for genetic improvement of “lost crops of Africa”: the case of fonio (Digitaria exilis and Digitaria iburua) – African Journal of Biotechnology Vol. 2 (12), pp. 580-585, December 2003